Condono contributi e ricalcolo: cambiano pensioni e TFR: cifre aggiornate e chiarezza

La circolare INPS del 12 agosto 2025 chiarisce il funzionamento del condono contributivo per le Pubbliche Amministrazioni.

Il condono è relativo ai contributi fino al 31 dicembre 2004. Le amministrazioni che trasmettono le denunce mensili per quel periodo sono considerate automaticamente in regola, senza dover versare i contributi mancanti.

mazzetta di banconote da 50 euro
Condono contributi e ricalcolo: cambiano pensioni e TFR: cifre aggiornate e chiarezza – hotelbenivieni.it

Una notizia importante perché questo condono permette il ricalcolo delle pensioni, con possibili aumenti degli assegni e arretrati, oltre a variazioni anche sul TFR e TFS. La norma prevede due casistiche: chi è in pensione da meno di tre anni può beneficiare del ricalcolo integrale con accredito di arretrati. Chi è pensionato da più di tre anni non vede aumenti immediati, ma può in ogni caso correggere la posizione contributiva. In questo caso, l’INPS può richiedere il recupero delle somme erogate in eccesso dalle amministrazioni. Il condono è valido fino al 2025, e patronati e Caf offrono assistenza gratuita per le verifiche.

L’obiettivo è risolvere situazioni aperte da anni e migliorare il calcolo delle pensioni degli ex dipendenti pubblici. Di fatto la circolare INPS cambia il ricalcolo delle pensioni introducendo regole precise per la sanatoria contributiva delle Pubbliche Amministrazioni sulle contribuzioni fino al 31 dicembre 2004.

Ricalcolo delle pensioni: ecco come funziona

Il ricalcolo delle pensioni è possibile solo per quelle liquidate da meno di tre anni dalla notifica del provvedimento. Per queste, l’INPS può modificare gli assegni e pagare eventuali arretrati in caso di contribuzioni non complete nel passato.

banconote e monete euro con calcolatrice
Ricalcolo delle pensioni: ecco come funziona – hotelbenivieni.it

Per pensioni liquidate da più di tre anni, non c’è possibilità di ricalcolo e adeguamento dell’assegno. L’INPS recupera le somme indebitamente erogate dalle amministrazioni pubbliche, che devono restituire gli importi pagati in eccesso.

Le variazioni contributive possono determinare sia riduzioni che aumenti negli assegni pensionistici, oltre a modifiche sul TFS (trattamento di fine servizio) e TFR (trattamento di fine rapporto). Le pensioni già in corso, sia provvisorie che definitive, possono essere ricalcolate entro il termine di tre anni dalla comunicazione, in positivo o in negativo.

L’azione di recupero degli indebiti comprende sia le somme già pagate in più sia quelle che potrebbero essere pagate in eccesso in futuro fino alla cessazione della pensione. La circolare, dunque, uniforma e disciplina l’intervento sull’adeguamento delle pensioni legato alla sanatoria contributiva, limitando i ricalcoli agli assegni più recenti e tutelando l’INPS nel recupero degli indebiti per quelli più vecchi, con effetto su pensioni, TFS e TFR.

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