Nulla di più normale decidere di fare il garante per un prestito o per il mutuo dei figli ma attenzione alle conseguenze.
Quando i figli non hanno i requisiti necessari per accedere ad un mutuo per la casa, quasi sempre le banche chiedono la presenza di un garante. A questo punto – se possono – intervengono i genitori.
Un garante in caso di richiesta mutuo è una terza persona che si impegna a pagare il mutuo al posto del richiedente, nel caso in cui quest’ultimo non sia più in grado di farlo. La banca lo richiede quando ritiene che il richiedente non abbia sufficienti requisiti finanziari, come un reddito adeguato o una situazione lavorativa stabile. Il garante, a sua volta, deve avere requisiti di affidabilità economica e patrimonio, ed è obbligato a pagare il debito con il proprio patrimonio se il mutuatario non onora il proprio impegno.
Il garante viene richiesto dalle banche quando la rata del mutuo è troppo alta rispetto al reddito del richiedente che potrebbe anche presentare una situazione lavorativa precaria. Si richiede un garante soprattutto quando la cifra della casa deve essere coperta oltre l’80% dalla banca e il richiedente non possiede un patrimonio sufficiente a fornire garanzie. Il garante può essere una persona fidata e affidabile dal punto di vista finanziario con un reddito sufficiente e stabile a coprire eventuali rate non pagate. Non deve avere avuto problemi di pagamenti in passato e di solito non può avere più di 75 anni alla scadenza del mutuo. Ci sono dei rischi a scegliere di essere garante di un figlio o un parente.
Essere garante per un mutuo per esempio dei figli è un atto di generosità ma è indubbio che comporta anche dei rischi che andiamo ad elencare.
Va da sé che se il mutuatario principale non paga, il garante può essere soggetto a pignoramento sui propri beni, conto corrente, stipendio e anche immobili, per saldare il debito. Questo significa che si può subire un’espropriazione forzata senza preavviso e senza che il garante abbia potere diretto sull’immobile mutuato. Anche se il garante non è il mutuatario, in caso di mancato pagamento può essere segnalato alle banche dati creditizie (CRIF o Centrale Rischi), perdendo così la possibilità di ottenere prestiti o finanziamenti per diversi anni, incidendo negativamente sulla sua reputazione creditizia.
La garanzia può durare molti anni, anche se il mutuo ha pagamenti dilazionati. Inoltre, interessi di mora e spese legali maturate per ritardi possono aumentare significativamente il debito che il garante sarà chiamato a saldare, molto oltre l’importo inizialmente garantito. Fare da garante è un impegno molto serio che può avere impatti importanti e duraturi sulla situazione patrimoniale e creditizia personale, anche senza essere direttamente titolari del mutuo.
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