Ma quali tagli sull’assegno? C’è un modo furbissimo e legale per avere una pensione ricca già a 61 anni anche senza avere alcun tipo d’invalidità.
La maggior parte di noi è rassegnata: dovrà continuare a timbrare il cartellino almeno fino a 67 anni. Ed è il caso di sottolineare la parola “almeno” in quanto se la Legge Fornero non verrà superata, dal 2027 l’età pensionabile aumenterà ancora e arriverà a 67 anni e 3 mesi per adeguarsi all’aumento della durata media della vita.

Tre mesi non sono molti, certo ma bisogna considerare che la Legge Fornero prevede questo tipo di adeguamento dell’età ogni due anni. Di conseguenza, visto che l’aspettativa media di vita continua a crescere in Italia, non manca molto dal giorno in cui ci diranno che dovremo lavorare fino a 70 anni o persino oltre. Una prospettiva decisamente poco allettante.
Eppure non tutto è perduto. Molti credono che per riuscire ad accedere alla pensione con diversi anni di anticipo, l’unica strada sia quella dell’invalidità o quella di svolgere un lavoro usurante. Non è così: qualunque lavoro tu svolga e anche se non hai nessuna invalidità, c’è un modo furbissimo – e assolutamente legale – per smettere di lavorare già a 61 anni.
Pensione a 61 anni: ecco come fare
Stanca di timbrare il cartellino ogni mattina? Molti, purtroppo, si trovano in questa condizione: dopo una vita passata a sgobbare, vorrebbero solo riposare un po’ e avere più tempo da dedicare alla propria famiglia soprattutto se ci sono familiari che non stanno bene. Ebbene c’è un modo per dire addio al lavoro già a 61 anni. Vediamo cosa bisogna fare.

C’è una figura che, in Italia, non viene abbastanza valorizzata: quella dei caregiver. Si tratta di persone che, senza alcuna ricompensa economica, si prendono cura di un familiare affetto da disabilità grave riconosciuta dalla legge 104. Pensiamo, ad esempio, ai figli che si prendono cura del padre o della madre invalidi o anche di un genitore che si prende cura di un figlio o di un coniuge che si prende cura dell’altro.
Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che lavorano e che devono fare i salti mortali per fare quadrare tutto e i tre giorni di permessi mensili retribuiti, neanche a dirlo, non sempre sono sufficienti. Ma non tutti sanno che un caregiver ha diritto a molto di più di tre giorni al mese: ha diritto anche a due interi anni di congedo retribuito. In pratica può stare per ben due anni a casa ad assistere il familiare invalido e riceverà la stessa cifra dell’ultimo stipendio. Durante questi due anni continuerà ad accumulare contributi figurativi utili per l’accesso alla pensione.

Pertanto, poniamo il caso, una persona di 61 anni potrebbe fermarsi dal lavoro per assistere il marito o la moglie o un figlio o un genitore o un fratello e stare a casa due anni. Dopo questi due anni avrà 63 anni e a quel punto, se ha almeno 30 anni di contributi, potrà fare richiesta per accedere alla pensione con Ape sociale che prevede il pensionamento ad appena 63 anni e 5 mesi. Si ricorda che, per Legge, non è necessario che il caregiver viva nella stessa casa della persona che assiste: è sufficiente che viva all’interno del medesimo numero civico.